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Una caraffa

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Mi rendo conto
di non avere mai voluto appartenere -
o potuto? -
a significanti insiemi.
Così la strada che mi affianca al mare.
Libera ma presuntuosamente
sola. Un narcisismo senza specchi,
necessario come un pergolato
su vecchie assi
dove resta, sola, una caraffa.
E bevo dal rosso vino -
o bianco per mancanza -
quella forza della vita piena
che non si vuole di cintura stretta -
sola
di solitudine amichevole,
ammiccante.
Come quando cogli in uno sguardo luce -
e basta a tutto,
tutta la vita indietro
perdonata.

 Klara Rubino - 12/10/2016 10:20:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie per averci offerto un po’ del tuo Buon vino, anche a noi serve per ristorarci e pacificarci con la vastità di noi stessi!

 Lig E. Norant - 11/10/2016 20:32:00 [ leggi altri commenti di Lig E. Norant » ]

Amo la solitudine dei libri
al chiacchiericcio dei mondani,
il monologo dei soli
al dialogo delle incomprensioni;
oppure amo la solitudine perché vera
dell’unica verità che appartiene
alla condizione degli essere umani,
laddove l’emergenza dall’isolamento
prepara nella solitudine del singolo
l’epifania dei molti in Uno.

 Alberto Becca - 11/10/2016 19:33:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

E’ rarissimo (se non eccezionale) appellare la solitudine come "amichevole"; ancora piu’ raro è parlare, persore o vivere una "vita perdonata" (vita propria e degli altri) : poesia estremamente coraggiosa, essenziale, ma molto vitale, ottimista.. merita un plauso.

 Franca Alaimo - 11/10/2016 18:49:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

E’ la solitudine dei poeti quella che Cristina celebra in questa poesia: quel narcisismo senza presunzione o cattiveria, così legato alla necessità di osservare il proprio io come emblema di un sentimento universale della vita. La brocca solitaria sotto il pergolato, colma di vino rosso, è, dunque, il simbolo dell’anima che raccoglie il succo della terra e, inebriandosene, lo dona agli altri.
La solitudine è, infine, la benedizione della vita dei poeti: una solitudine calda ed aperta.

 Jacob l. - 11/10/2016 15:07:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Brava Cristina! Bella e condivisa la tua poesia decisa. Meglio, comunque, il rosso che ha più forza e ama, se del caso, la solitudine, e perdona non solo le cose del passato, ma anche quelle del futuro.

 Silvia De Angelis - 11/10/2016 14:28:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Un cammino, quasi in solitudine, ove le scelte si fanno a mano a mano che si va avanti, senza condizionamenti di sorta, che possano influenzare la mente....
Condivisa e molto apprezzata, questa tua, Cris, un caro saluto,silvia

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